Dal diario di Francesco (fondatore)
" Dopo la scuola, all’età di 15 anni iniziai a lavorare nelle tipografie locali (molto numerose all’epoca), per poi diventare insegnante del corso grafici nello stesso istituto Tomadini presso il quale mi ero formato.
Nel 1977 la scuola decise di cessare la propria attività e, accedendo ad un mutuo bancario, rilevai le attrezzature tipografiche traslocandole presso un capannone (preso in affitto) e avviando così una piccola attività di tipografia; alcune delle vecchie macchine sono ancora visibili presso la sezione tipografica del museo della civiltà del Friuli Imperiale di Aiello (http://www.museiformentini.it/01guida/c0/16/x.htm).
Negli anni ‘70 il sistema di stampa tipografica regnava sovrano: richiedeva molta manodopera, soprattutto per la preparazione delle forme da stampa (simili, per aspetto, a quelle degli attuali timbri ma realizzate in piombo o legno) che venivano composte – e scomposte, per recuperare caratteri e marginature per il lavoro successivo – manualmente, con una tecnica ancora molto simile a quella di Gutenberg, l’inventore della stampa a caratteri mobili.
Preparare la forma per un manifesto richiedeva più di una giornata di lavoro . . . ore ed ore sulla cassa dei caratteri: non si riconosceva più il giorno dalla notte !
Successivamente entrarono in azienda i figli e, con loro, le macchine da stampa offset e le attrezzature fotomeccaniche per l’incisione delle matrici.
Nel 1988 il primo computer grafico (un Macintosh Plus) che, con la stampante laser, cambiò completamente il modo di fare composizione grafica.
Gli anni ‘90 furono dominati dall’evoluzione verso la stampa digitale (cioè senza matrici fisiche), che oggi è largamente introdotta in molti dei processi produttivi aziendali; ed i contenuti vengono spesso pubblicati anche su internet arricchendosi di filmati e di tutto ciò che la tecnologia consente.
Negli ultimi 60 anni questo lavoro è profondamente cambiato: nulla o quasi è rimasto delle tecniche produttive di allora ma . . . si lavora meglio adesso ! "